Open Source e la Realtà Aumentata
L’Open Source è un termine che deriva direttamente dal mondo dell’informatica. Letteralmente significa “sorgente aperto”, nel senso che il codice sorgente è aperto a tutti i programmatori, in base alla licenza con cui viene distribuito. Un progetto Open Source quindi potrà essere copiato, modificato, re-distribuito oppure se, la licenza lo permette, lo sviluppatore può anche vendere il software da lui creato.
L’idea dell’Open Source nasce con la fondazione della Free Software Foundation (FSF) da parte di Richard Stallman nel 1985, per favorire lo sviluppo e la distribuzione libero del software. La FSF fu solo l’inizio, negli anni successivi sorsero altre istituzioni, fondazioni e progetti per incentivare l’Open Source: Gnu, il sistema operativo Linux e tante altre.
Ma perché un programmatore si dedica all’Open Source? Perché alla base c’è un altra modalità di pensiero. La base è l’idea di collaborazione, di volontà di un altro modello di sviluppo economico, sociale e di pensiero, di condivisione delle idee. Jeremy Rifkin ha insistito molto su questo concetto. Secondo Rifkin il modello capitalista finirà e verrà sostituito da un modello collaborativo come appunto quello che succede nel mondo dell’Open Source. Specialmente nel campo del design e della programmazione “creativa” abbiamo degli interessanti progetti: basti pensare a Processing, OpenFrameworks, Gimp, Krita e Blender per fare degli esempi. I prime due sono due progetti costituiti da un Frameworks con cui è possibile sviluppare delle applicazioni di grafica, video, audio e molto altro. Gimp e Krita invece sono due programmi con cui è possibile modificare le immagini o crearne delle nuove da zero. Anche questi sono Open Source, quindi si possono scaricare gratuitamente già compilati, oppure si può accedere al codice sorgente e modificarlo a proprio piacimento. Blender, anch’esso Open Source, invece è un software per la modellazione 3D.
Ma che cosa dire della Realtà Aumentata e l’Open Source? Il progetto Open Source più importante per la Realtà Aumentata è ARToolKit ora alla nuova versione 6.0 con il nuovo nome ARToolKitX: disponibile per varie piattaforme (Windows, Linux, Mac, Android e iOS) e distribuito con licenza GNU 3.0.
Per il creativo e l’artista può significare un incentivo a sviluppare delle specifiche applicazioni che forse non sarebbero alla sua portata. Negli ultimi anni oltre alla versione per Android ed iOS è stata sviluppata una versione javascript, grazie ad Emscripten, un traduttore che trasforma il codice dal linguaggio (C/C++) in javascript e WASM. Questo semplifica le cose poiché è più semplice sviluppare un applicazione in questo modo, infatti è necessario collocare il codice (html e javascript) in un server è sarà fruibile a chiunque.
Di questa esiste la versione jsartoolkit5 ed è in sviluppo la nuova versione basata su ARtoolkitX ArtoolkitX.js, sviluppata da Thorsten Bux, è la nuova versione migliorata rispetto alla precedente. Io collaboro al progetto per cui se ci saranno delle novità importanti verranno comunicate su questo blog. L’idea è quella di creare uno strumento per il creativo ed il designer, grazie al quale semplifichi la creazione di applicazioni per la realtà aumentata. Webglstudio è un editor che permette di creare una scena 3d, aggiungendo anche codice javascript, glsl e molto altro. Sarebbe bello creare il proprio contenuto grazie all’editor di Webglstudio e in pochi click completare un progetto di arte interattiva e di visual design. Che cosa ne pensate? Se siete interessati seguite la pagina github di ArtoolkitX.js. A presto!